Cambria il Gusto della Sicilia
di Giuseppe Caprì

25 Settembre 2015

Il territorio della provincia di Messina ha una lunga storia vitivinicola. Oggi la Cantina CAMBRIA incarna quanto di più importante ci possa essere, dal punto di vista di tradizioni e storia. Nata nel 1864 a Furnari, un piccolo villaggio nel Nord-Est della Sicilia, quando Matteo Cambria decide di commercializzare le prime 100 bottiglie avute da un eccesso di produzione del vino destinato al consumo di casa. La storia della Cantina ci viene raccontata appassionatamente dalla nostra guida Nancy Astone direttore commerciale e moglie di Nino Cambria, che insieme al fratello Franco dal 1985 guidano l’azienda sulla linea della qualità e della valorizzazione delle tipicità del territorio.

Il territorio di Furnari è perfetto per la coltivazione dell’uva perché le sue colline ricevono le brezze marine che arrivano dal golfo di Patti, racchiuso da una parte dal promontorio su cui sorgeva la città greco-romana di Tindarys (l’attuale Tindari) e dall’altro da capo Milazzo. Di fronte le isole Eolie e alle spalle la catena dei monti Nebrodi che danno protezione dalle intemperie, a seguire il vulcano Etna. In quest’ambiente troviamo le Tenute Cambria composte da 35 ettari di terreni, di cui 20 coltivati a vite. I terreni, con altezze che vanno dai 150 a350 metri, sono derivanti da marne marine con calcare, scisto e arricchiti dalle ceneri vulcaniche dell’Etna. Qui si coltivano soprattutto vitigni locali quali Nocera, Nero d’Avola, Nerello Mascalese e Catarratto lucido, Inzolia, Grecanico e Grillo ma anche varietà internazionali come il Syrah e lo Chardonnay.

Le proprietà sono organizzate in piccole Tenute (Mastronicola, Masseria, Cutrigniolo, Cinque Fontane, Marraffino e Frascine) ciascuna con la propria identità, che danno vita a un catalogo di vini molto vasto a partire da quelli tipici del territorio (IGP Terre di Sicilia, Bazia e Suaviter) fino ad arrivare alle linee più importanti: “L’Eccellenza” e “La Magnificenza”.
Nancy ci accompagna nella visita della cantina che dispone di tutta la tecnologia più innovativa, sia a livello di monitoraggio e controllo che di vinificazione e imbottigliamento, per produrre in modo rispettoso e netto vini fortemente radicati nel territorio.

Degustiamo con piacere molte delle etichette dell’azienda ma mi soffermo sui vini più importanti e che distinguono l’azienda.
Cominciamo dallo Chardonnay IGP che proviene dalle uve coltivate nella tenuta di Mastronicola. Dopo una breve macerazione a freddo, si procede alla pressatura soffice e quindi alla fermentazione condotta in barrique a temperatura controllata. Dopo due mesi di sosta in bottiglia è pronto per essere gustato. Un vino che rappresenta appieno le peculiarità del vitigno con una vivace espressione di frutta tropicale e una morbidezza che il territorio e il clima siciliano gli conferisce.

Il Rosso del Levriero è un IGP da uve Nero d'Avola e Syrah in parti uguali, provenienti dalla tenuta di Mastronicola. Come ci racconta Nancy il nome deriva da una leggenda sulla nascita del paese di Furnari. Protagonista è un contadino di nome Antonio Furnari che si prese cura del levriero di Ruggero II d’Altavilla che fu ferito durante una battuta di caccia. Poiché il cane non poteva essere trasportato, il povero contadino diede la sua parola allo straniero, non riconosciuto come Re, che se ne sarebbe preso cura "finché venga". Quando dopo molti mesi il Re tornò, ritrovò il levriero guarito e per premiare il contadino lo nominò barone, donandogli le terre che oggi costituiscono il Comune di Furnari. A testimonianza dell’evento lo stemma del comune di Furnari riporta la figura del levriero in campo rosso con il motto “fin chè venga”. Le uve di questo piacevole rosso, macerano per 16-18 giorni a temperatura controllata con rimontaggi giornalieri. Dopo la svinatura e la pressatura soffice rimane ad affinare per 12-14 mesi in botti piccole di rovere francese e altri 6-8 mesi di maturazione in bottiglia. Un colore rosso rubino vivo con riflessi granati, al naso ha profumi di frutta matura e spezie con sentori di vaniglia. In bocca è caldo e robusto e le tipicità dei due vitigni vanno a completarsi egregiamente. L’acidità e il corpo del Nero d’Avola bilanciano perfettamente la speziatura e la morbidezza del Syrah. I tannini per nulla aggressivi sono rabboniti dall’affinamento in botte. Una persistenza lunghissima accresce la gioia di bere

Il Mastronicola IGP è in monovarietale da uve Nocera proveniente dalla tenuta Mastronicola. Il Nocera è un vitigno molto antico che ha trovato l’ambiente ideale in questi luoghi. Solitamente è utilizzato in blend con altri vitigni locali nelle denominazioni DOC Faro e Mamertino. Cambria è una delle poche cantine che ha avuto il coraggio di vinificarlo in purezza. Anche in questo caso l’affinamento è in legno (piccolo e grande) per 14 mesi e altri 6 mesi di sosta in bottiglia. Il risultato finale è un vino con un bellissimo colore rosso rubino carico segnato da riflessi porpora. Il naso è incentrato sui frutti rossi maturi con accenni floreali ma non disdegna profumi complessi di cacao e vaniglia. Bevendolo il palato è colpito dal calore dovuto all’alcol, i tannini sono piacevoli e accompagnati da una forte acidità che rende questo vino ideale in accompagnamento a piatti di carne o primi al ragù.

Finiamo con un altro cru; il Giulio Cesare DOC Mamertino Rosso costituito secondo il disciplinare con uve Nero d'Avola al 60% e Nocera al 40%, provenienti dalla tenuta di Masseria. Il vino Mamertino, uno dei più antichi della storia, era già conosciuto al tempo dei romani e fu offerto da Giulio Cesare per i festeggiamenti del suo terzo consolato. Da qui il nome assegnato a questo vino che come gli altri è affinato in legno per almeno 14 mesi e sosta per altri 6 mesi a temperatura controllata prima che sia immesso sul mercato. Il colore è un rosso rubino molto intenso con lievi riflessi aranciati. Frutti di bosco maturi e vaniglia si apprezzano al naso con notevole complessità. In bocca mostra un grande equilibrio, una morbidezza e una struttura notevole. Da bere su pietanze elaborate di carni rosse, formaggi stagionati del territorio (vedi il Maiorchino P.A.T.), ma anche da solo per apprezzarne la gradevolezza e il fascino.

L’intera produzione della cantina è pervasa da una professionalità e un impegno che si evidenzia nel bicchiere al primo sorso. La Tradizione, il Territorio e la Tecnologia (come riportato dall’azienda) sono le chiavi per farci riscoprire il valore di un’autenticità che oggi è imprescindibile.

Azienda Agricola Cambria
Contrada San Filippo 98054 Furnari (ME)
Tel. ufficio 0941 840214
http://cambriavini.com/it/