Come ogni castello che si rispetti, la storia inizia con "C’era una volta…" una famiglia siciliana, che nel 1102 prende il nome dall'Ordine degli Ospitalieri.
La famiglia iniziò a produrre vino sull’Etna a partire dal XIV sec e per questo sono considerati la più antica azienda dell’Etna.
Nel 1852 Felice Spitaleri, Marchese di Sant'Elia e Barone di Solicchiata, fa ritorno in Sicilia dal suo "grand tour" e fonda la casa vinicola
come la conosciamo oggi. Pioniere nell'arte enologica Felice mette a frutto quanto appreso nel corso della lunga tappa oltralpe del viaggio e
crea il primo taglio bordolese d'Italia, diventando cosi nel 1890 anche il primo fornitore ufficiale della Real Casa di Savoia. Oggi il
Barone Arnaldo Spitaleri, i cui sforzi per riportare le tenute agli antichi fasti risalgono al 1997, guida Feudi Barone Spitaleri insieme al
fratello Felice e cura anche la parte enologica.
Sulla fertile colata lavica del 1607, dove Felice aveva scavato un numero impressionante di terrazzamenti e strade, eretto oltre 100km di muri a
secco ed innalzato un efficiente Chateau dedicato esclusivamente alla produzione del vino, seguendo la visione del 1852 Feudi Barone Spitaleri
possiede solamente viti francesi che preferisce alle meno sofisticate ancorché più produttive varietà indigene.
Oggi Cabernet Franc, Merlot e Cabernet Sauvignon rappresentano la combinazione ottimale tra il clima degli 800m sul livello del mare
ed i generosi 80 ettari di terreno che formano la vigna Castello di Solicchiata.
Le uve Pinot Nero danno invece il loro meglio con il clima piú fresco e il suolo piú sottile che caratterizzano i 35 ettari compresi
ad una altezza tra i 1000 e i 1200m sul livello del mare e formanti la vigna Feudo del Boschetto.
I vini saranno pubblicati appena l'azienda ce li comunicherà.