Prosecco è una denominazione che sfrutta in maniera estrema un nome ormai
sinonimo mondiale di bollicina, ma purtroppo la qualità media lascia sempre più a
desiderare. Una realtà che premia i grandi numeri e lascia indietro le aziende che
meritano di essere promosse: un film già visto, di cui anche la nostra zona è, ahinoi,
protagonista. Ma come per il Frascati, in cui ci sono aziende che speculano sulla
quantità, adagiate sul benessere della grande richiesta, anche per il Prosecco ci sono
realtà che, con enormi sacrifici, cercano di rispettare la tradizione ed il territorio.
E’ il caso di Andreola, Azienda di Valdobbiadene che ha appezzamenti in sette Rive di
Prosecco.
Le Rive, ricordiamo, sono le MGA del Prosecco, ovvero la massima espressione di una
DOCG calata in micro-aree che hanno peculiarità (per terreno, clima ed esposizione)
profondamente diverse e dove la Glera dà vini sorprendenti. Le Rive sono versanti di
colline estremamente ripide, dove la viticoltura si pratica rigorosamente a mano.
Un pezzo di viticoltura eroica sconosciuta, in una zona maltrattata dal consumo di
massa.
Con Giovanni Fietta e l’enologo dell’azienda andremo a scoprire le Rive di
Valdobbiadene e come Andreola valorizza questa diversità con sette spumanti da
singola vigna, ognuno con una personalità distinta, per raccontare le infinite sfumature
del territorio.
Le etichette saranno pubblicate quando l'azienda le comunicherà.