Tra le terre rosse delle Colline Metallifere e l’azzurro del mare, fino ai profili di Montecristo e dell’Isola d’Elba, nascono i vini
della Val di Cornia e Suvereto. Due denominazioni importanti della Toscana che per anni hanno vissuto nell’ombra del vicino Bolgheri e
delle denominazioni blasonate della provincia di Siena e Firenze.
Oggi Suvereto DOCG e Val di Cornia Docg e Doc, rappresentate da un Consorzio giovane e ricco di vitalità, stanno emergendo
e gli appassionati hanno iniziato ad apprezzare la grande qualità prodotta da aziende già conosciute per il loro nome, meno per la
denominazione, come Petra e Tua Rita.
Il borgo di Suvereto svolge il ruolo di centro enologico della zona. Nato nel corso del Medioevo, questo piccolo paese dominato dalla
Rocca Aldobrandesca deve il suo nome al temine latino ‘suber’ (sughero), che testimonia la forte presenza di questo albero nei boschi
circostanti.
L’area viticola è caratterizzata da vitigni introdotti a inizio Ottocento da Elisa Bonaparte Baciocchi, sorella dell’imperatore, la quale,
nel periodo in cui resse il Principato di Lucca e Piombino realizzò in zona un vigneto da coltivare all’uso di Bordeaux. Di conseguenza
Cabernet Sauvignon, Merlot e Sangiovese sono i tre principali vitigni a bacca rossa della zona, che coprono circa il 70% del vigneto,
cui si affiancano non trascurabili porzioni di Cabernet Franc, Petit Verdot e Syrah. Importante è anche la presenza del Vermentino,
che copre il 7% del vigneto locale e l’80% delle superfici a bacca bianca.
Con Daniele Becchi, andremo a scoprire queste due denominazioni e i loro vini più rappresentativi.
I vini saranno pubblicati appena il consorzio ce li comunicherà.